Dal 1960 L’Arborense è il settimanale di informazione dell’Arcidiocesi di Oristano. In realtà, è nato che si chiamava Vita Nostra ma la sostanza poco cambia: per sessant’anni è stato al fianco della chiesa Arborense per informare, annunciare, condividere, ascoltare, raccontare. Tutti verbi che rappresentano quelle azioni che ancora oggi il giornale continua a portare avanti con spirito di servizio e con ardore missionario. Già, perché ideare, programmare, comporre, pubblicare e stampare, inviare e spedire tutte le settimane è solo questo una missione.
Ma proporre contenuti e messaggi cristiani in un tempo in cui questi messaggi faticano a trovare terreno fertile lo è ancora di più. È un lavoro di squadra tra staff redazionale e collaboratori che coinvolge tante persone tutte animate non solo da buona volontà ma anche e soprattutto dal desiderio di condividere i propri talenti e la propria passione. Sono davvero tanti coloro che chiedono di scrivere, potrebbero essere ancora di più se chi ha il piacere di scrivere e la voglia di mettere a frutto il proprio talento si facesse avanti. Ma già nella situazione attuale il lavoro d’insieme che c’è dietro ogni numero rivela quello stile di comunità e fraternità che il giornale si prefigge di mettere in primo piano.
È proprio per questo motivo che la sua tipologia è quella di settimanale dell’Arcidiocesi: cioè di tutti. Non si può non dire, però, che vive e prosegue la sua storia anche grazie alle pubblicità e ai contributi della Regione Sardegna. Non si può non dire che vive grazie ai provvidenziali fondi che derivano dall’8×1000: finanziamenti cospicui che aiutano, in particolar modo, a creare anche opportunità lavorative col riconoscimento professionale di chi si spende a tempo pieno per un servizio di questo tipo. E in un periodo in cui il lavoro scarseggia, pensare che la Chiesa investa su questo tema e crei opportunità occupazionali è un atto di profondo coraggio.
Ma tutto questo non basta. C’è un ulteriore impegno che va rafforzato, supportato, condiviso: è quello della diffusione. Ha poco senso impiegare tante risorse, umane ed economiche, se ciò che si vuole offrire resta impresso nelle pagine di un giornale che in pochi aprono. Oggi L’Arborense ha poco più di duemila abbonati. Un bel numero. Un grande numero. Ma è un numero che deve crescere. Non per fare cassa. Certo, è importante anche l’aspetto economico perché garantisce un futuro alla vita del giornale stesso.
È un numero che deve crescere perché più persone possano leggere ciò che la Chiesa Arborense ha oggi da annunciare e da proporre. Chi è già abbonato si faccia promotore verso gli altri come testimone e parte di una comunità che ha voglia di allargare le proprie braccia in segno di accoglienza.
Promuovere il giornale è promuovere l’azione annunciatrice e missionaria della chiesa stessa. Solo in questo modo possiamo darci una mano tutti a spargere il seme della buona novella, solo diffondendo la Vita Nostra possiamo essere comunità Arborense. Una piccola comunità che può e deve continuare a crescere per essere, magari, più famiglia.
In questo senso anche il giornale sarà… di casa!
Mauro Dessì, direttore responsabile