L’Arborense n. 34 nelle case degli abbonati

Proseguono le pubblicazioni del nostro settimanale diocesano.

La prima pagina è dedicata alla vittoria della nazionale di basket composta da atleti con sindrome di down che in Portogallo ha conquistato il titolo di campione dl mondo. Riportiamo le parole del direttore scritte nel suo breve editoriale:

Ho il privilegio di fare l’allenatore di pallacanestro ed essere amico di atleti con la sindrome di Down. Svolgo questo incarico dal 2005 nella squadra dell’Atletico Aipd di Oristano e dal 2017 nello staff tecnico della nazionale italiana. È un privilegio perché vivo quest’esperienza come un qualcosa di straordinario: assisto a continui miracoli della vita. Non parlo di successi sportivi, perché quelli sono strameritati e conquistati con sacrificio, impegno, sudore e tanto talento. I miracoli li scorgo nelle opportunità che si creano perché ciascuno di questi atleti possa ritagliarsi uno spazio da protagonista in una quotidianità che spesso li relega ai margini, non li considera o, peggio ancora, li commisera. Ognuno di noi è speciale a prescindere dalla condizione genetica con cui si nasce. Vedere l’ItalBasket salire sul tetto del mondo è stato fantastico. Cantare con questi ragazzi l’inno italiano è emozionate, da commuoversi: non è solo il canto che ci unisce come cittadini, tutti uguali, ma, ancora una volta, è stato un inno alle meraviglie della vita.

All’interno, apertura alla vita diocesana ed ecclesiale. In primo piano l’animazione missionaria proposta dal centro diocesano per il mese di ottobre; poi la prima puntata di una serie di commenti della nuova Lettera pastorale dell’Arcivescovo; infine, news dalle comunità e dalla Chiesa.

La finestra sul mondo si apre sulla questione iraniana e sull’impegno dell’OSVIC nella cooperazione internazionale; poi alcune riflessioni e indicazioni su come affrontare il caro bollette di quest’ultimo periodo.

Ottobre è mese della prevenzione, in particolare sul tema legato ai tumori: il settimanale propone una riflessione sulla base di alcuni drammatici dati e la testimonianza di Daniela Pinna.

Infine le consuete rubriche: la preparazione della festa domenicale, la limba sarda comuna, il medico risponde, i social e il Cinema.