Conclusa la festa del Rimedio: tre giorni tra fede e devozione

Grande partecipazione ogni giorno, autorità e tanti fedeli al solenne pontificale con l'Arcivescovo

Con la messa per i malati del 9 settembre e la reposizione della Madonna nella nicchia che la custodisce tutto l’anno, si è conclusa la festa dedicata alla Madonna del Rimedio, patrona dell’Arcidiocesi.

Una novena intensa e partecipata (leggi approfondimento) ha preparato i tre giorni celebrativi che si sono succeduti nella Basilica. Una lunga processione di fedeli si è riversata su quel luogo tanto caro non solo agli oristanesi e in silenzio e devozione ha partecipato alle Messe che, a ogni ora, hanno scandito le giornate della festa.

Mercoledì 8 settembre, poi, all’aperto e inizialmente sotto la pioggia, il solenne pontificale presieduto dall’Arcivescovo e concelebrato con l’Arcivescovo emerito di Sassari p. Paolo Atzei e con tanti sacerdoti e religiosi, alla presenza delle autorità e di tanti fedeli: non più di 500 poteva accoglierne al suo interno il parco della Basilica, ma erano molti di più ai bordi delle transenne sistemate dall’organizzazione (ottimo il servizio dei volontari della Basilica e di tutti coloro che hanno operato per la sicurezza) nel rispetto delle disposizioni sanitarie.

Nell’omelia dell’Arcivescovo (leggi qui tutto il testo), tanti i punti toccati: i malati, il Creato devastato dagli incendi, i giovani, la scuola, le ferite di questo tempo. Tutti questi temi, tutte le sue preoccupazioni, l’Arcivescovo ha voluto affidarle alla Madonna perchè le presenti a Suo Figlio: il Rimedio!

Nota di colore, la presenza di tante bancarelle così come da tradizione: molti dei commercianti presenti non le esponevano da due anni. La festa della Madonna del Rimedio è stata occasione di ripresa anche per questo tipo di economia. L’Arcivescovo è passato a benedire gran parte delle bancarelle: dopo due anni di inattività un bel segno di festa anche nella Provvidenza del lavoro.